L’azienda di Monte San Giusto punta su qualità, comodità e resistenza
LA NASCITA
Monte San Giusto, piccolo centro in provincia di Macerata, nelle Marche, è da oltre un secolo uno dei centri d’eccellenza per la produzione di calzature per l’infanzia.
È qui che, nel 1960, è nata l’azienda Zecchino d’Oro, così chiamata in omaggio all’omonimo festival della canzone, unico nel suo genere, che ha avuto un impatto enorme sulla cultura e sul costume per diverse generazioni di bambine e bambini italiani.
I fondatori, Pasquale Bisconti e Franco Compagnucci, avevano già esperienza nel settore calzaturiero: il primo nella produzione e il secondo nella parte commerciale.
Quando si misero in società, per qualche anno lavorarono per la vendita all’ingrosso, con un assortimento di modelli ancora molto ridotto. In seguito decisero di intraprendere il percorso della vendita al dettaglio, allargando la produzione e portando l’azienda dov’è oggi.






LA CRESCITA
Negli anni ’80/90 l’azienda crebbe sia a livello nazionale che internazionale, ampliando il giro d’affari a paesi esteri come il Belgio, la Germania, la Francia.
Quello italiano, tuttavia, rimase per lungo tempo — fino a circa 10 anni fa — il mercato principale.
Ad affiancare Bisconti arrivarono anche suo figlio Marco e, in seguito, sua figlia Cinzia. Praticamente cresciuti in azienda, i due iniziarono come dipendenti per poi diventarne dirigenti a partire dal 2009 quando, dopo la morte di Compagnucci, la famiglia Bisconti rilevò tutte le quote della società.
Oggi Pasquale Bisconti, inarrestabile novantenne, è ancora al lavoro, mentre il figlio Marco gestisce l’area produttiva e Cinzia quella amministrativa e creativa, affiancata dall’ormai “storico” modellista Giuseppe Vittori, che lavora lì da quarant’anni.
Zecchino d’Oro nel frattempo ha conquistato altre fette di mercato internazionale, tra cui la Russia, anche se ora l’area più importante è quella dell’Europa centrale.








LA QUALITÀ
Cavallo di battaglia e marchio distintivo del brand è la soletta in cuoio con plantarino di pelle cucito, che caratterizza molti dei modelli delle collezioni, tutte interamente Made in Italy.
L’azienda utilizza materiali di primissima qualità, come vitello, agnello e capra, e le calzature vanno dai primi passi del bambino fino agli 11/12 anni.
Nel corso del tempo i numeri sono cresciuti sempre di più. Se inizialmente la produzione arrivava al numero 32, ora si spinge fino al 41.
Per quanto riguarda le lavorazioni, quelle caratteristiche del brand sono il fondo a cassetta e soprattutto la tecnica Ideal, che comporta molti passaggi ma dà rende la calzatura molto solida, resistente e duratura. Questo spiega anche il successo nell’Europa centrale, dato che in Germania, ad esempio, si predilige ancora acquistare calzature per bambini costruite con questa tecnica.
Tre le macro-linee principali: Primi passi (dalla taglia 18 alla 29), Secondi passi (da 27 a 35) e Teenager (da 34 a 41).
Da poche stagioni, inoltre, è stata introdotta una nuova linea: si chiama Promise, è prodotta completamente con materiali “metal free” ed è stata accolta molto bene dal pubblico.











IL FUTURO
La riconquista dei mercati in cui in passato la presenza di Zecchino d’Oro era forte è in assoluto una delle priorità dell’azienda, che sta anche cercando di allargare i suoi orizzonti commerciali verso l’estremo oriente, in primis il Giappone.
Ad oggi non c’è ancora un negozio online. «Ma prima o poi dovremo fare questo grande passo» sostiene Cinzia Bisconti, che sa bene che il mercato sta andando spedito in quella direzione. «Ma» aggiunge, «la scarpa va provata, perché i piedi hanno molte forme diverse e, soprattutto i bambini, devono indossarla per capire se è quella giusta. Credo che il consiglio e l’esperienza di vendita dei negozianti siano, ad oggi, ancora insostituibili».




