Calzature realizzate con materiali di scarto. Ma la vera friulana non è incollata ma cucita

Le friulane, o furlane, scarpet o papusse (a seconda della terminologia usata in Friuli o in Veneto), sono calzature che nascono nell’ Ottocento dalla tradizione contadina friulana, dove nulla veniva buttato e l’ingegno stimolava la creatività per riutilizzare quanto era disponibile. Esempio massimo oggi di riciclo e riuso secondo il recente corso della moda che vira verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.

Le friulane, infatti, utilizzavano per la tomaia tessuti e materiali di scarto, come i sacchi di juta del caffè, oppure le tele dei sacchi per il trasporto delle sementi e granaglie, e per la suola i copertoni di bicicletta. Era quindi una scarpa unisex, da lavoro o per stare in casa, prodotta artigianalmente. La versione più elegante era quella in velluto, che le donne indossavano nei giorni di festa, magari impreziosita da ricami. E c’era anche la versione per il matrimonio. La tradizione vuole che le donne le cucissero in inverno e d’estate le vendessero nei mercati a Venezia e per questo furono subito apprezzate dai gondolieri per la comodità, dovendo stare in piedi tutto il giorno. Inoltre, la suola non graffiava la vernice della gondola.

A metà fra la scarpa e la pantofola, le friulane, sono tornate di gran moda e molti brand le rieditano secondo la tradizione o le interpretano liberamente assecondando i colori e i materiali del momento, sempre però tenendo fissa la calzata confortevole.

 

Qualche tecnicismo…

Va precisato che i termini friulana, scarpet, furlana non indicano un modello ma il tipo di lavorazione utilizzata per creare tali scarpe.

Luigi Andriolo di Creazioni Fratta, fra le poche aziende a fare ancora questa calzatura come una volta, spiega a italianshoes come riconoscere la vera friulana: “Ago, filo e un sapiente lavoro manuale sono tra i pochi strumenti che, come in passato, ancora oggi si utilizzano per produrre le friulane, che si riconoscono per queste caratteristiche: il rinforzo del tallone solo cucito, il sottopiede solamente cucito, la suola cucita all’intersuola e non incollata per il massimo comfort; inoltre la cucitura fra intersuola e tomaia è realizzata a mano con ago e filo con punto a T”. Qual è dunque il consiglio per scoprire se una Friulana è originale o no? “Bisogna tirare leggermente la suola con il pollice – precisa Luigi Andriolo – se si vede una cucitura che unisce la suola alla tomaia, si è di fronte a una Friulana doc”.

la cucitura fra intersuola e tomaia è realizzata a mano con ago e filo con punto a T

 

la suola è cucita all’intersuola e non incollata per il massimo comfort

 

Le “vere” friulane di Creazioni Fratta

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