Comode ed eleganti, nascono negli anni '40
Quando si pensa alle ballerine vengono subito in mente icone di stile come Audrey Hepburn e Brigitte Bardot, e in effetti il periodo storico che ha visto nascere la moda di indossare questo tipo di calzatura coincide con i primi successi di queste due dive: gli anni ‘50.
Ma la storia delle ballerine inizia prima e, in un ideale albero genealogico della scarpa, le loro origini vanno ricercate sia nelle “scarpe da corte” che usavano i nobili nel Medioevo, soprattutto gli uomini, sia nelle scarpette da ballo (com’è evidente fin dal nome), che tuttavia inizialmente avevano il tacco.
Le prime scarpette da ballo senza tacco arrivarono nell’700 e la prima a indossarle fu la stella della danza Marie Camargo.
A fine ‘800, l’immigrato italiano Salvatore Capezio, che lavorava a Broadway come calzolaio di fiducia del Metropolitan Opera House, sviluppò un nuovo modello di scarpe da ballo che ebbe un immediato successo.
Su suggerimento della grande fashion designer Claire McCardell, Capezio cominciò a realizzare ballerine con la suola rigida, sdoganandone dunque l’uso al di fuori dei teatri e delle sale prova. Era il 1941.
Qualche anno dopo, nel 1947, un’altra imprenditrice di origine italiana, Rose Repetto, lanciò la sua linea di scarpe da ballo e nel 1956, su richiesta di Brigitte Bardot, progettò e realizzò la Cendrillon, un modello di ballerina che l’attrice utilizzò sia sul set di E Dio creò la donna, film che la lanciò a livello internazionale come sex-symbol, sia nel tempo libero.

A Cannes la Bardot sfilò sul red carpet con le sue ballerine, lanciando definitivamente la moda, che ebbe un’altra grande ambasciatrice nella succitata Audrey Hepburn, che le indossò nel film Cenerentola a Parigi e, negli anni, le rese uno dei simboli del suo stile, insieme al tubino nero, i pantaloni Capri, gli occhialoni “occhi da gatto”.
Da Jackie Kennedy a Lady Diana, da Amy Winehouse alle fashion blogger dell’era di Instagram, pur tra alti e bassi, le ballerine non sono mai passate del tutto di moda e il loro mix unico di praticità ed eleganza continua a tornare prepotentemente di tendenza e ad incontrare i favori di fashion designer, celebrità e donne comuni di tutto il mondo.

Il brevetto di Salvatore Ferragamo
Il brevetto di Salvatore Ferragamo
Qualche tecnicismo…
Scollo evidente, suola sottile, tacco molto basso o — nella maggior parte dei casi — totalmente assente, la ballerina può essere realizzata in tela, in pelle, in vernice, velluto, broccato…
Essenziale e monocromatica oppure decorata (con fiocchetti, stringhe, pietre), è molto leggera da indossare e permette al piede una grande facilità di movimento.
La ballerina è stata anche il campo di sperimentazione di molte innovazioni a livello progettuale e tecnico nel settore calzaturiero, come ad esempio la celebre “cucitura a rovescio risvoltata” introdotta da Repetto negli anni ‘40 oppure la suola a conchiglia (che risale sul tallone e diventa tomaia) brevettata da Salvatore Ferragamo nel 1957.