Un passato contadino, un presente all’insegna della qualità e un futuro tutto al femminile
LA NASCITA
Cresciuto in una famiglia di contadini, Alessandro Melchiorri è un gran lavoratore. Senza mai sottrarsi al duro lavoro dei campi, aiuta il padre nell’attività, ma col passare del tempo si rende conto che quella non è la vita cui aspira.
Siamo nel dopoguerra, a Montegranaro, dunque in uno degli storici distretti italiani della calzatura. Melchiorri vede nascere attorno a sé nuove aziende e sogna di aprirne una anche lui, un giorno. L’obiettivo è chiaro, ma per raggiungerlo occorre rimboccarsi le maniche.
Melchiorri va quindi a bottega da un artigiano e comincia a imparare il mestiere, per poi essere assunto come dipendente in una delle più grandi realtà locali. Instancabile, lavora fino a tardi, ogni sera, per apprendere tutto quel che c’è da sapere e per mettere da parte qualcosa.
Dopo qualche anno, nel 1955, riesce finalmente a coronare il suo sogno e a fondare la sua prima società.
Comincia in piccolo, con un laboratorio che produce appena poche paia, aiutato dalla futura moglie Gina, specializzata in orlatura e giunteria.
Pian piano l’azienda riesce a farsi conoscere e già negli anni ‘70 il giro d’affari è molto cresciuto, arrivando a distribuire scarpe maschili classiche e di qualità sia sul mercato italiano che su quelli esteri: Francia, Germania, Spagna, Olanda e Svizzera.


LA CRESCITA
Il momento della grande svolta arriva nel 1985. È in quell’anno che l’azienda si struttura in industria calzaturiera. Viene aperto un nuovo e moderno stabilimento, sempre a Montegranaro. L’insegna è quella che c’è ancora oggi: Gal.Men.
Melchiorri, unico socio, decide di dare all’attività il proprio nome e quello dei suoi figli — Gal si rifà infatti alle iniziali dei tre nomi (Giampietro, Alessandro e Lucio) e Men semplicemente ricorda che sono tutti e tre maschi.
È sempre nell’85 che Lucio (il figlio maggiore) e Giampietro (il minore) iniziano a lavorare nell’impresa di famiglia, e tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90 la accompagnano in una nuova espansione, con l’inserimento di una linea di calzature più sportive che permette a Gal.Men e all’allora marchio di punta — che si chiamava Alessandro Melchiorri come il fondatore — di conquistare anche il mercato russo e quello della Corea del Sud.







LA QUALITÀ
Nei primi anni 2000 viene inserita anche una linea da donna, e la linea sportiva e quella classica assumono identità differenti. Nel 2000, grazie alla collaborazione con la famiglia Basso, quattro fratelli, parenti dei Melchiorri, nasce il marchio Primabase, più vicino al mondo delle sneaker. Nel 2003 è invece la volta di Alexander Hotto, che porta avanti, aggiornandola, la lunga tradizione artigianale dell’azienda. Oggi i due brand costituiscono il core business del calzaturificio, e il mercato è diviso in parti uguali tra Italia ed estero.
Focalizzata sulla qualità, più che sulla quantità, l’azienda produce calzature 100% Made in Italy, realizzate con tecniche complesse e dai molti passaggi — come ad esempio la San Crispino o la lavorazione a sacchetto — tra tinture in capo, lavaggi su pietra e una cura maniacale su ogni paio.

Alexander Hotto - PE 2021 donna

Alexander Hotto - PE 2021 donna

Alexander Hotto - PE 2021 donna

Alexander Hotto - PE 2021 donna

Alexander Hotto - PE 2021 donna

Alexander Hotto - PE 2021 donna

Alexander Hotto - PE 2021 donna

Alexander Hotto - PE 2021 uomo

Alexander Hotto - PE 2021 uomo

Alexander Hotto - PE 2021 uomo

Alexander Hotto - PE 2021 uomo

Alexander Hotto - PE 2021 uomo

Alexander Hotto - PE 2021 uomo
IL FUTURO
La terza generazione della famiglia Melchiorri si è già affacciata all’attività di famiglia. Circa quattro anni fa è infatti entrata in azienda Federica Melchiorri, figlia di Lucio, per occuparsi della comunicazione e dell’ambito digitale. Praticamente cresciuta nello stabilimento e con una laurea in economia alle spalle, è la prima della sua generazione, ma presto la seguiranno anche le sue cugine — quel Men di Gal.Men, dunque, presto non rispecchierà più la realtà!
Proprio la comunicazione è una delle principali strategie per il futuro: «È fondamentale per noi piccole e medie imprese» spiega Federica Melchiorri, «non abbiamo le stesse forze economiche che possono avere i grandi gruppi, i fondi d’investimento. Cerchiamo, nel nostro piccolo, di sfruttare tutti i pilastri del marketing e della comunicazione in base alle nostre possibilità».
Anche il posizionamento sul mercato sta cambiando. «Con Alexander Hotto miriamo a posizionarci anche nei negozi di abbigliamento. L’idea è quindi quella di una calzatura come accessorio di qualità, come una borsa» aggiunge Melchiorri.
Per quanto riguarda Primabase, invece, si sta puntando sull’ecommerce, per raggiungere direttamente i clienti, e di recente è stata anche lanciata una capsule collection di t-shirt e felpe nella collezione Leitmotiv del brand.
«Il mondo sta cambiando economicamente e geopoliticamente» chiosa Federica Melchiorri, «e i mercati si muovono rapidamente. Il nostro obiettivo è quello di farci trovare pronti e di espanderci, non solo come prodotto ma anche come brand».

Primabase - PE 2021

Primabase - PE 2021

Primabase - PE 2021

Primabase - PE 2021

Primabase - PE 2021

Primabase - PE 2021

Primabase - PE 2021

Primabase - PE 2021

Primabase - PE 2021