Il prossimo autunno-inverno 23/24 sarà all’insegna dell’essenziale. Cresce la voglia di calzature classiche

[In cover: Prada e J.W.Anderson sfilate AI23/24]

Più prodotto e meno styling, più concretezza e meno apparenza: è questo il fil rouge che ha accomunato abbigliamento e accessori presentati a Pitti Uomo e alla fashion week di Milano, quasi un appello a mettere da parte il superfluo per concentrarsi sull’essenze delle cose. Sottrarre, piuttosto che aggiungere o esagerare è stato il paradigma delle passerelle, da Dolce&Gabbana all’attesissima sfilata di Gucci, da Prada a Giorgio Armani. Outfit composti da giacche dal taglio sartoriale, cappotti ben costruiti, pantaloni morbidi, maglie che spesso hanno preso il posto delle felpe e delle camicie, un ritorno agli archetipi della sartorialità e a un comfort raffinato, con qualche concessione alle gonne lunghe da Gucci, ai corsetti-pancera da Dolce&Gabbana, alle mantelle da Fendi (le canotte ormai non fanno più notizia e sono state sdoganate per l’uomo già nelle ultime due stagioni). E poi ci sono le calzature, quelle belle e ben fatte tipiche del made in Italy, che recuperano i modelli della classicità, ma che devono essere aggiornate per piacere alle nuove generazioni. Da una indagine condotta nel 2022 dal giornale BOF in partnership con la società di ricerche Altiant, specializzata nel segmento del lusso, è risultato che la maggior parte degli uomini intervistati in Usa e UK siano più propensi a comprare scarpe classiche piuttosto che casual.

Così, mocassini, stringate, stivaletti, modelli a una o due fibbie vengono attualizzate con fondi più spessi e robusti, appartenenti alla sfera sportiva, in una operazione di ibridazione che da qualche stagione è diventata la strada percorsa da stilisti e brand di accessori. Certo, sulle passerelle non sono mancate idee provocatorie come lo zoccolo rana di J.W Anderson, che nasce dalla collaborazione con Wellipets, i famosi wellingtons a forma di rana britannici che anche Lady Diana faceva indossare ai figli (lo stilista li propone per l’adulto), ma in generale la virata verso il classico ha preso il sopravvento. Questo non esclude comunque le sneaker, meno presenti sulle passerelle rispetto al passato, ma pur sempre amate dai giovani. Anche in questo caso le proposte si dividono fra modelli dalle linee pulite e quelli (ancora) con fondi chunky.

Classico reloaded

Modelli che escono dagli archivi, ricchi di storia, con lavorazioni proprie dell’expertise italiana per far apprezzare anche ai giovani il valore della tradizione. Per rendere più attuali calzature a doppia fibbia, mocassini, oxford e derby si sceglie di ibridare i modelli con fondi più accentuali e adatti all’inverno anche in versione gomma carrarmato.

 

Stivaletti versatili

Onnipresente il beatle nelle versioni più classiche con pellami anticati o spazzolati e fondi in cuoio oppure con tomaia in suede e suole robuste o carrarmato. Non mancano il biker e la pedula da hiking , un modello ormai proposto in versione cittadina.

Sneaker fra passato e futuro

La calzatura ginnica si ispira ai modelli iconici del passato, quelli indossati dai grandi campioni del basket o del running. Per attualizzarli, pellami dall’effetto vintage oppure sfumati con tecniche air-spray. Non mancano le contaminazioni della sneaker con altri modelli, soprattutto le scarpe da hiking, ma per la prossima stagione prenderanno il sopravvento le ginniche dalla linea pulita con il fondo a cassetta e la tomaia realizzata in pellami e lane pregiate o sofisticate lavorazioni knitted.