Per ora è solo il brillante progetto di una studentessa. In futuro, chissà, potrebbe diventare un modello adottato anche dai grandi marchi delle calzature sportive.

L’idea è di una giovane designer francese, Lucille Nguyen, recentemente diplomatasi presso la Design Academy di Eindhoven, dove ha presentato la sua idea, Up-Part, come progetto di laurea.

«Vengono vendute sempre più sneaker di bassa qualità», spiega Nguyen (quando non si tratta di sneaker italiane, aggiungiamo noi), «e le debolezze della progettazione portano a una breve durata dei prodotti, che raramente superano un anno se indossati regolarmente».

Da qui l’intuizione di creare un modello “modulare” in cui tomaia e suola sono tenute assieme da un ingegnoso sistema di stringhe che, oltre a permettere di sostituire rapidamente e senza fatica la parte usurata o danneggiata, offre pure possibilità di personalizzazione pressoché illimitate.