La calzatura italiana, vista attraverso gli occhi di chi opera sul mercato cinese, è ancora un prodotto percepito dai consumatori con un alto valore aggiunto, conferito innanzitutto dalla qualità e dalla eccellente fattura. In Cina cresce però l’attenzione per la scarpa sportiva, che nelle vendite supera quella classica.
Ecco il parere di due esperti incontrati al Micam.
Charlie Zhu è vicepresidente di POP Fashion di Shanghai, società che opera nel settore moda con 200 esperti di tendenze, analisti e ricercatori, 7 divisioni e 12 uffici commerciali all’estero e conta fra i suoi clienti 600.000 aziende e 1.160.000 designer. Per lui in Cina l’immagine della calzatura italiana è legata alla cultura dell’artigianalità che va di pari passo con la qualità e la moda. Quando i consumatori cinesi pensano alla moda, il riferimento sono i grandi marchi che investono molto in pubblicità. “Però – spiega Zhu – 1 miliardo e 400 mila consumatori, che vengono da aree e culture diverse, hanno anche gusti ed esigenze diverse, e quindi l’offerta non può essere saturata solo dai grandi brand. Di conseguenza, cresce l’attenzione per i piccoli brand. C’è poi il fenomeno delle vendite online che è fortissimo in Cina grazie al quale anche per i piccoli brand è più facile attrarre l’attenzione dei consumatori. Basta essere online”.
Però qualcosa è cambiato nei gusti dei consumatori cinesi che ora preferiscono soprattutto scarpe casual e sportive e il tacco alto è sempre meno popolare anche fra le donne che lavorano in ufficio. Gli acquisti maggiori avvengono durante i “festival days” on line, occasioni nelle quali tutte le grosse piattaforme di vendita online praticano sconti molto elevati, come l’11 novembre, il Single’s Day. In quelle due giornate si vendono più prodotti che in un intero anno di vendita tradizionale.
Wang Gang è il presidente di Beijing King of Caesar International Trade Co. Ltd con 20 negozi monobrand di marchi italiani fra cui Sassetti, Giovanni Fabiani e Loriblu. Essendo un buyer, conosce a fondo i gusti dei consumatori cinesi che apprezzano la qualità italiana frutto di un knowhow unico nel suo genere. Anche secondo lui è cresciuta l’attenzione per i marchi meno famosi con un prezzo medio interessante, ferma restando la buona qualità. Per le donne i best seller sono le calzature sportive, mentre per l’uomo resiste ancora il classico con pellami pregiati come il cordovan. Il made in Italy si vende bene perché associato a uno stile ben preciso e caratterizzato.