Gli incontri tra i leader mondiali sono sempre stati analizzati con la lente d’ingrandimento, setacciando ogni più piccolo particolare, dalla scelta di un termine piuttosto che un altro durante un discorso ufficiale, all’esame accurato della postura, dei gesti e di tutto il cosiddetto linguaggio non verbale.
Non meno accurato, tuttavia, è l’esame da parte dei giornalisti — sia quelli politici che quelli di costume — dell’abbigliamento scelto per un summit.

Quando poi si tratta di una personalità come Angela Merkel, solitamente poco incline agli “effetti speciali” e fautrice di una sobrietà anche estrema, i media sono sempre pronti a commentare e giudicare ogni passo falso.

Ma per quello che è stato uno degli incontri più attesi dell’anno, la prima visita ufficiale alla Casa Bianca della cancelliera tedesca da quando Donald Trump è presidente degli Stati Uniti, la Merkel aveva ai piedi uno splendido paio di scarpe Made in Italy.

Realizzati dal Calzaturificio Brunate, storica azienda di Lomazzo, in provincia di Como, fondata ben 90 anni fa, i mocassini blu con le frange hanno accompagnato la cancelliera anche nel viaggio a Roma per i sessant’anni del trattato d’Europa.