Se è ormai assodato che le calzature prodotte con tecnologie industriali abbiano raggiunto in molti casi livelli di qualità e fattura eccellenti, il fascino e la perfezione di una scarpa personalizzata, però, non lascia dubbi sul pregio di un accessorio che si adatta al proprio piede. A partire dal malleolo, la zona superiore del piede. La lunghezza deve essere perfetta, va misurata dal tallone al dito più lungo. La calzata è quella che viene definita dal punto di maggiore ampiezza del piede, il confort percepito dipende molto da come è gestita. C’è poi il tema del punto di “entrata”: quello spazio deve garantire un movimento semplice e fluido. Le caviglie sono sempre libere, a meno che non sia uno stivaletto. In quel caso, è decisiva l’aderenza, non deve essere soffocante. Tutti questi parametri si possono ottenere solo con la misurazione del piede: quello che avviene alla Corte della Pelle, lo store di Ballin Calzature (uno di fronte alla sede dell’azienda a Fiesso d’Artico in Riviera del Brenta, uno a Klagenfurt e uno a Lubiana con nuove aperture in programma) dove il maestro calzolaio Franco Ballin mette a disposizione dei clienti questo servizio. La punta di diamante di un’azienda che produce calzature anche per le griffe internazionali. Franco Ballin propone per il 2021 due linee da uomo e altrettante da donna, una formale e una sportiva. “Molte delle lavorazioni sono fatte ancora a mano, le pelli sono custodite in una stanza protetta, una sorta di caveau dell’eccellenza” – spiega Ballin – E’ un vanto per noi utilizzare ancora oggi, accanto ai macchinari più innovativi, anche una Duer, macchina da cucire degli anni Ottanta che ha bisogno della costante presenza di un tecnico. Il nostro obiettivo è di valorizzare la tradizione, produrre calzature di eccellente livello qualitativo, sia per uomo che per donna. Siamo artigiani della scarpa, capaci di assemblare, cucire in diversi modi e rifinire ancora a mano le suole, come si faceva un tempo”.