Uno dei problemi più spinosi legati alla sostenibilità è quello del fine vita dei prodotti e del loro smaltimento, di come reimmetterli sul mercato in un circolo virtuoso che limiti gli sprechi.  A dare nuova vita alle calzature usate ci ha pensato Scarpa, l’azienda di Asolo capofila di un consorzio internazionale per sviluppare un progetto finanziato dall’Unione Europea.  Il progetto Re-Shoes, che beneficia infatti di un finanziamento nell’ambito del programma LIFE dell’Unione Europea – si svilupperà nell’arco di 42 mesi e prevede la produzione e messa in commercio di un nuovo modello di calzatura del brand, realizzato attraverso la raccolta, la selezione e il riciclo di scarpe giunte a fine vita. Il tutto tramite una procedura che consente di ricavare materie prime dalle calzature usate e da scarti di produzione, per creare una nuova generazione di prodotti riciclati di alta qualità, diminuendo così lo smaltimento e l’uso di materie prime vergini e mirando ad azzerare i rifiuti post-lavorazione.

LIFE RE-SHOES – kick off day partner

“Ogni anno nel mondo vengono prodotte oltre 24 miliardi di nuove scarpe, di cui la gran parte finisce in discarica alla fine del ciclo di vita, rappresentando un grande problema per l’ambiente – ricorda il Presidente di Scarpa Sandro Parisotto. – Le scarpe, infatti, sono complesse da riciclare, perchè sono composte da un mix di materiali diversi molto difficili da separare. Con questo ambizioso progetto prendiamo un impegno, quello di dare un contributo per invertire la rotta”.

In sostanza, si tratta di un’iniziativa di economia circolare per favorire un nuovo modello di business sostenibile, una prassi che in futuro dovrebbe coinvolgere tutte le filiere della moda. In una prima fase il progetto prevede il coinvolgimento della rete distributiva di Scarpa in alcune zone di Italia, Germania ed Austria, per raccogliere dai consumatori 15mila paia di scarpe usate del modello Mojito, prodotto di punta nel segmento dell’ urban outdoor. Successivamente le calzature raccolte entreranno in un sistema di riciclo virtuoso e porteranno alla realizzazione di altrettante paia di nuove calzature, con un range di utilizzo di materiale riciclato nel nuovo modello tra il 50 e il 70%. Grazie a tale processo si punta ad una riduzione, rispetto ai processi standard, del 52,4% di gas serra, del 50% di sostanze chimiche, del 65% di consumo di acqua, del 54,5% di energia.

Ad affiancare Scarpa nelle diverse fasi di sviluppo del progetto Re-Shoes ci sono i partner: Alma Mater Studiorum – Università Di Bologna (progettazione per il riciclo e la produzione, test materiali e calzature, analisi impatto ambientale e analisi Life Cycle Assessment); Sciarada Industria Conciaria (separazione di materiali e idrolisi della pelle, processo Evolo per produzione di pelli rigenerate); Rubber Conversion (devulcanizzazione degli scarti industriali di gomma per la rigenerazione di nuova gomma); Rubbermac.it, (produzione lastre di gomma da materie prime secondarie, separazione componenti tessili e suole e riconversione in componenti per nuove suole); Innovando (logistica campagna di raccolta scarpe usate); EPSI – European Platform For Sports And Innovation (Networking e promozione).