Influencer e imprenditrice, mamma di due bambine, che già da piccole respirano l’aria della moda. Anche nelle calzature.

[In cover: Francesca Rocco con le figlie Ginevra e Beatrice]

Influencer da oltre 260.000 followers su IG con un passaggio nel 2014 al Grande Fratello, Francesca Rocco, laureata in giurisprudenza, oggi è anche una imprenditrice che ha lanciato un progetto beauty per bambini e mamme che sarà presente a Pitti Bimbo a gennaio. Nenalife è infatti un marchio di kid care pensato per la detersione e la cura cosmetica della pelle dei bambini con prodotti naturali, affidabili ed efficaci, perfetti anche per le mamme. Perchè come dice Francesca, “l’amore che si crea tra una madre e il suo bebé, è qualcosa di innato e indissolubile. Un legame che lei conosce bene essendo madre di due bambine, Ginevra di 5 anni e mezzo e Beatrice di un anno e mezzo, con le quali condivide anche il suo amore per la moda, concedendosi in alcune occasioni la formula del Mini-Me, un divertimento per mamme e figlie.

Nenalife

Qual è il suo rapporto con la moda?

Passionale, senza dubbio. La moda e l’estetica fanno parte del mio lavoro e della mia vita. Mi piace scegliere, abbinare, trasformare il mio look. Non sempre “l’abito non fa il monaco”, in certe occasioni sì, perchè diventa espressione della propria personalità e il mezzo per comunicarla.

Quanto contano le calzature nel comunicare la propria immagine?

La calzatura è la ciliegina sul look. Anche un tubino nero passe-par- tout acquista carattere e personalità se valorizzato da una scarpa, ad esempio, con un tacco gioiello, o un décor che diventa un punto luce e fa la differenza.  Dalla testa ai piedi, ogni dettaglio è importante ed è l’accessorio che spesso caratterizza e definisce l’intero outfit.

Come sceglie le sue scarpe?

Dipende da tenti elementi: il mood del momento, cosa voglio trasmettere, se voglio stare comoda o sacrificare il comfort. Fortunatamente non ci sono più diktat a cui sottostare, ma la moda è fluida e trasversale ed è bello poter mixare un abito elegante con una calzatura più quotidiana come, ad esempio, il mocassino, che amo molto.

Ha parlato di sacrificare a volte il comfort…

Sono disposta anche a soffrire un po’ se l’occasione e l’abito richiedono un tacco vertiginoso. Naturalmente, nella quotidianità preferisco scarpe comode perché mi muovo con le bambine e quindi mi oriento su tacchi bassi e larghi.

Le sue figlie già mostrano preferenze per le loro scarpe?

Ginevra le vuole scegliere da sola. Aveva visto in un negozio gli stivaletti con i brillantini e ha fatto di tutto per averli. A scuola usa scarpe più ”tranquille”, ma in altre occasioni modelli più appariscenti e divertenti, come quelli che si illuminano. Poi vede me che mi cambio più volte al giorno con accessori diversi e quindi in un certo senso mi emula. La piccolina, Beatrice, copia già la sorella e se le dico di prendermi dall’armadio le mie scarpe che brillano, capisce subito di quali si tratta. Entrambe vivono il mio mondo, fatto anche di collaborazioni con brand della moda bimbo come Petit Bateau e Liu Jo kids.

Quali sono i brand nel guardaroba delle bambine?

Da Bobux per le taglie mini a Naturino, Chicco, Monnalisa e Crocs per il mare.

 Quali sono per lei i modelli irrinunciabili?

La sneaker che è trasversale al jeans, al pantalone sportivo, ma anche a quello più formale; lo stivaletto e il mocassino con la suola grossa.

 Quali scarpe vorrebbe buttare?

Io sono una conservatrice e quindi tengo tutte le scarpe, piuttosto le regalo, ma non le butto. Forse quelle con la punta toppo allungata non le vorrei più nel guardaroba.

E’ importante per lei il made in Italy nelle calzature?

Non sempre. Io prediligo la qualità e il marchio, anche se straniero, ne diventa il garante.  Certo, da italiana, uso e apprezzo molto brand come Giuseppe Zanotti, Casadei, Luciano Padovan, Dior, Jimmy Choo, per citarne alcuni.

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