Una passione per le calzature flat e confortevoli. Il made in Italy? Un valore aggiunto imprescindibile

[In cover: Ornella Muti, special guest alla sfilata di Maison Celestino,

Ph. Francesca Amanteri]

Francesca Rivelli, in arte Ornella Muti, fra le più note e pluripremiate attrici del cinema italiano che ha lavorato con registi del calibro di Marco Ferreri, Mario Monicelli, Dino Risi, Woody Allen, solo per citarne alcuni, é una donna dal fascino magnetico con i suoi occhi chiari spesso incorniciati da occhiali farfalla, diva sullo schermo, gentile e disponibile, garbata e sorridente nella quotidianità. Special guest alla sfilata di Maison Celestino, eccellenza calabra che affonda le radici nel territorio e in sofisticate tecniche di tessitura per realizzare tessuti preziosi che si trasformano in abiti di haute couture dai riferimenti colti, con incursioni nell’arte e nel teatro. Ornella Muti, infatti, ha indossato abiti realizzati dalla Maison di Corigliano-Rossano per lo spettacolo andato in scena il 19 luglio a Roma, Mia Moglie Penelope (tratto dal romanzo Itaca per sempre) insieme a Pino Quartullo, attore e regista, ospite insieme alla attrice dell’evento in Calabria.

Ornella Muti e Pino Quartullo nello spettacolo “Mia Moglie Penelope”

con abiti di Maison Celestino (Ph. Augusto Frascatani)

Le piacciono le scarpe?

Tantissimo. È uno di quegli accessori che più ne hai e più ne vorresti. Mi sembra sempre che me ne manchi qualcuna nel guardaroba.

Quante scarpe ha nel guardaroba?

Non saprei, molte. Per le scarpe condivido l’armadio con mia figlia Naike e quindi insieme il numero é consistente.

Abito e calzature, come li abbina?

Dipende, mi spiace scoordinarle o coordinarle a seconda delle occasioni. Non ho regole precise.

Quali modelli ama di più?

Sono sempre di corsa e quindi amo molto le ciabattine, quelle di Roger Vivier sono le mie preferite, e poi le ballerine, belle e comode.

Scarpe confortevoli o scarpe assassine, quindi?

Una volta si può anche fare una eccezione per una scarpa alta e scomoda, ma ritengo che alla comodità non si possa rinunciare.

Quando recita, le scarpe sono imposte dalla costumista o può anche scegliere lei?

Al cinema o a teatro sono scelte dalla costumista, ma devono essere confortevoli, altrimenti non riesco a sopportarle. Ho fatto un film indossando sempre scarpe dal tacco alto, ma erano comode, come guanti, da non sentirsele ai piedi.

Quante ne compra a stagione?

Non saprei. Non parlerei di acquisti a stagione, spesso sono compere d’impulso. Quando vedo qualcosa che mi piace, non resisto.

Dove preferisce comprarle, in negozio o online?

Decisamente in negozio. Mi piace guardarle, provarle, toccarle. Fa parte della shopping experience.

A quali scarpe non potrebbe rinunciare?

Come dicevo, adoro le ballerine, ma indosso spesso anche le ciabattine, gli stivaletti con il tacco sottile, perchè non amo i tacchi grossi. Non mi sento a mio agio con le sneaker, che lascio ad altri tipi di abbigliamento che non mi appartengono.

Le scarpe italiane sono ……

Il made in italy é un valore aggiunto e se anche i brand stranieri più blasonati vengono a produrre in italia ci sarà un motivo.

I marchi ai quali è più affezionata?

Indosso spesso Roger Vivier e mi piacciono le scarpe del brand Le Prosperine.

Flavia Colli Franzone

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