Stratega del marketing e della comunicazione digitale, Orazio Spoto è co-fondatore di igersitalia, una delle più importanti community di appassionati di Instagram
Socio fondatore di Obiettivo Camera, una associazione di professionisti della fotografia che ha come principale finalità la diffusione della cultura fotografica in Italia, Spoto è anche speaker e autore di diversi contributi dedicati ad Instagram.
Dal 2008 parla delle sue passioni su oraziospoto.it, in particolare dell’arte del viaggio al maschile, di tecnologia e del suo amato swimrun, una disciplina tutta nuova che coniuga corsa e nuoto in percorsi tanto lunghi quanto stimolanti: dai boschi della Germania, ai laghetti alpini dell’Engadina passando per la laguna di Grado.
Quante scarpe hai nel guardaroba?
Dovete sapere che sono un maniaco delle liste. Ho liste per tutto, anche delle mie scarpe.
Quindi la risposta è presto detta: 18!
Quante ne compri a stagione?
Compro un paio di scarpe da corsa o da trail running ogni 3 mesi, il tempo di percorrere almeno 400 km che è la distanza oltre la quale è meglio cambiare le scarpe per evitare problemi.
Quelle eleganti durano molto di più, le curo personalmente e opto per soluzioni classiche. Se le compro, è per sfizio, ma succede di rado.
Dove preferisci comprarle?
Mi piace l’atto di scegliere un paio di scarpe parlando con il venditore.
Il posto conta molto: quei luoghi, dove per intenderci ti offrono un caffè o un buon bicchiere di whisky. Ma sono anche molto sensibile al fattore tempo — ed è il poco tempo che prevale. Così procedo con acquisti on line puntando ad aziende che già conosco e delle quali mi fido.

Non mi affeziono molto agli oggetti. Fatta eccezione per le Derby di Ermenegildo Zegna che ho indossato per il mio matrimonio
Quali sono le tue preferite, quelle che non butteresti mai?
Non mi affeziono molto agli oggetti. Fatta eccezione per le Derby di Ermenegildo Zegna che ho indossato per il mio matrimonio. Le ho poi usate per molti anni fino a quando, malgrado le riparazioni, non hanno più tenuto.
E quelle a cui invece rinunceresti senza problemi?
Un paio di scarpe della Hoka per il trail running, le scarpe sono molto belle ma ho sbagliato il numero e me ne sono accorto troppo tardi. Ho avuto le unghie nere per mesi.
Quali sono le tue scarpe “più social”?
Un paio di scarpe personalizzate da Dis (Design Italian shoes). Ho collaborato con loro per il test delle scarpe e per produrre un po’ di contenuti.
Anzi che io sappia una delle mie immagini è ancora usata nella loro brochure.

Il posto più strano in cui sono andato senza scarpe è per strada, a Grado, al termine di una gara
Le scarpe italiane sono…
Un sinonimo di qualità ed eccellenza.
Un posto strano in cui sei andato senza scarpe?
Ho camminato per strada a Grado al termine di una gara. Avevo l’adrenalina a mille e per me è stato funzionale. Le scarpe erano bagnate perché avevo fatto una gara di swimrun e non avevo portato un rimpiazzo!