Si scelgono il modello, i colori, i materiali con un semplice click

Una startup ai tempi del Covid: il progetto Myshoepassion Venezia prende forma lo scorso dicembre, quando ancora si potevano incontrare i fornitori, toccare i pellami, seguire la lavorazione. Poi la chiusura a marzo delle fabbriche e il digitale come unico trait-d’union fra le idee e la loro realizzazione.

Ma Patrizia Carlevaro e Stefania Caprara non si sono arrese e hanno continuato con il loro progetto, nonostante provenissero da mondi completamente diversi da quello calzaturiero: Patrizia dal campo farmaceutico e Stefania da quello finanziario. Due italiane trapiantate a Ginevra, con la stessa passione per le scarpe e la consapevolezza che solo il made in Italy possa soddisfare le caratteristiche di qualità, bellezza e comfort. “A Ginevra non riuscivamo a trovare nei negozi scarpe che ci piacessero – spiega Patrizia Carlevaro – e così è nata l’idea di fare una startup per proporre scarpe e borse in grado di soddisfare le esigenze delle donne. E come? Facendole creare il proprio paio attraverso la scelta del tacco, della punta, dei materiali e dei colori. Tutto online, saltando i passaggi della distribuzione e contenendo quindi i costi”.

 

Sul sito di myshoespassion si può infatti scegliere 26 modelli fra stivaletti, pump, slingback, sandali, ballerine e sneaker e 10 modelli di borse con la possibilità di coordinarle alle calzature. La gamma dei colori e dei pellami (stampati, laminati, vernici, camosci, velluti, satin, glitter) è vasta e tutto è a portata di click, in attesa di fornire sul sito la visualizzazione in 3D del modello. Inoltre, se non ci fossero, fra quelli proposti, i colori o i modelli desiderati, nessun problema, si possono richiedere  e realizzare inviando  la foto della scarpa dei propri sogni. La personalizzazione si spinge anche alla possibilità di stampare le proprie iniziali sulla soletta.

Dalla scelta alla calzatura finita passano dalle 2 alle 3 settimane e i costi variano dai 150 euro ai 250 per gli stivaletti. “Tutto questo è reso possibile dalla flessibilità delle aziende venete, tanto che nel logo compare anche la scritta Venezia, scelte come partner del progetto – precisa Patrizia – e dalla presenza sul territorio di una filiera che consente di approvvigionarsi agilmente di pellami e componenti. Un innegabile punto di forza del made in Italy”.  E se il sito è attivo solo da un mese, già sono state consegnate borse e scarpe, anche soddisfacendo richieste di donne esigenti con qualche problema ai piedi. Perché tutto si può fare, tranne che rendere le scarpe, essendo il risultato di produzioni personalizzate.

Flavia Colli Franzone

 

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