Anche le calzature rendono omaggio alla Giornata della Terra con prodotti e progetti
Non basta certo una giornata all’anno per riflettere sull’ambiente e per i buoni propositi. L’Earth Day, che si celebra come ogni anno il 22 aprile, assume un significato simbolico che amplifica l’impegno quotidiano e universale delle persone e delle aziende nei confronti dell’ambiente. Era il 22 aprile del 1970 quando 20 milioni di americani si unirono in un appello angosciato per la salvaguardia del pianeta. Da allora non si può certo dire che tutto sia cambiato e che gli equilibri ecologici siano stati ripristinati. La strada è ancora lunga e il settore della moda, secondo al mondo per inquinamento, messo alle strette sta reagendo a velocità diverse a seconda dei comparti. Il greenwashing è sempre dietro l’angolo, però la sostenibilità “vera” sta contagiando sempre più aziende. Certo, si tratta di un percorso a ostacoli dove ancora non ci sono certificazioni e parametri ben definiti a cui attenersi, ma cresce l’attenzione e la sensibilità verso progetti e prodotti green, pratiche di economia circolare, iniziative di re-cycle e up-cycling. E a piccoli passi i brand della moda stanno facendo la loro parte. Ecco alcune novità nel settore delle calzature.
Hogan-3R: recycle, reuse, reduce
Sintetizzata dalle 3R che accompagnano il logo e che alludono a “riciclare, riutilizzare, ridurre”, la collezione esprime anche la filosofia del brand: innovazione responsabile dei prodotti, uso consapevole delle risorse, riduzione degli sprechi. I modelli prendono ispirazione dal mondo del cricket e dalla sua eleganza discreta e sono realizzati con materiali composti da pellami rigenerati e plastiche riciclate. Le suole ultraleggere sono prodotte dal recupero di scarti industriali che prevengono lo smaltimento dei rifiuti.


Diadora: la scarpa da basket in materiali riciclati
Si chiama MI Basket 2030 la calzatura green di Diadora. I materiali che la compongono sono il poliestere riciclato post-consumer e il poliuretano plant-based e water-based. La suola è in gomma sintetica riciclata pre-consumer, i lacci in poliestere riciclato post-consumer, la soletta è removibile e realizzata in poliuretano espanso riciclato.
Life Re-Shoes di Scarpa: al via la prima fase
E’ iniziata ufficialmente a metà aprile la prima fase del progetto Life Re-Shoes dell’azienda Scarpa di Asolo che vede coinvolti 50 punti vendita fra Lombardia, Veneto e Trentino, i quali diventeranno dei Re-Shop per la raccolta di scarpe usate del modello urban outdoor Mojito. L’obiettivo dell’iniziativa è raccogliere entro la fine dell’anno 15.000 paia di calzature che entreranno in un sistema di riciclo virtuoso e porteranno alla realizzazione di altrettante paia, con un range di utilizzo di materiale riciclato nel nuovo modello fra il 50 e il 70%. Il progetto Re-Shoes beneficia di un finanziamento nell’ambito del programma Life dell’Unione Europea e nasce con lo scopo di fornire una soluzione alternativa, circolare e sostenibile per la gestione del fine vita delle scarpe. Da maggio verranno coinvolti i negozi di altre regioni italiane e i rivenditori del brand di Francia, Austria, Germania per un totale di circa 250 punti vendita in Europa (la lista costantemente aggiornata qui)
Docksteps rinnova l’impegno con Legambiente
In occasione della Giornata Mondiale della Terra Docksteps, azienda del gruppo Zeis Excelsa, dona per il secondo anno una fornitura di scarponcini ai volontari dell’Associazione ambientalista impegnati nella pulizia del parco Baden-Powell di Milano. Un invito per tutti a rimboccarsi, letteralmente, le maniche per rendere più vivibili gli spazi urbani e promuovere, al contempo, uno spirito di comunità fatto di impegno e di solidarietà anche nei confronti dell’ambiente.