Materiali animal-free, riciclati e bio-based per la calzatura che nasce dalla collaborazione fra Philippe Model Paris e ACBC
“J’aime ma planet” è il claim, impresso anche sulla calzatura, che anima lo spirito del progetto eco-friendly nato dalla collaborazione fra Philippe Model Paris (brand dall’heritage francese prodotto in Riviera del Brenta) e l’azienda italiana ACBC specializzata nella produzione di accessori sostenibili.
Per la primavera-estate 2021 ecco quindi Lyon, una sneaker a basso impatto ambientale che utilizza materiali animal-free, riciclati e bio-based, incontrando la sensibilità di un numero sempre maggiore di consumatori attenti all’ambiente.
Due sono le versioni della sneaker Lyon. Una con tomaia e collar della fodera realizzati in bioskin (un’alternativa alla pelle con un contenuto del 60% di bio-based ricavato dagli scarti della lavorazione del grano). La linguetta e il collar della tomaia sono in rebotilia, un tessuto 100% poliestere derivato dalle bottiglie riciclate e la cui produzione garantisce una riduzione nelle emissioni di CO2 del 75%.
La seconda versione è caratterizzata da isole in cotone certificato gots – un cotone bio che richiede un utilizzo inferiore del 90% di acqua rispetto a un cotone tradizionale.
Per entrambe, la suola è in rerubber – un materiale che contiene il 10% di gomma riciclata dagli scarti di produzione – e la soletta in recycled foam, ovvero una tecnologia che unisce il 98% di schiuma ricavata dagli scarti di produzione con il 2% di collante a base d’acqua.
L’idea – e il nome – di questo progetto si ispirano al quartiere di Lione La Confluence, ex zona dismessa della città e protagonista, negli ultimi anni, di un imponente progetto di riqualificazione urbana nell’ottica di un’idea di sviluppo sostenibile. In pochi anni, questo arrondissement si è trasformato in nuovo concetto urbano che racchiude progetti e architetture ecosostenibili curati e realizzati dai più importanti architetti del mondo.


