Fashion Graduate Italia valorizza i talenti che studiano nelle scuole e crea un ponte con l’imprenditoria

[In cover: (da sx a dx) IED -Annarita-Biava/IED -Matteo Rosellini/Istituto Modartech – Rachele Birindelli/Istituto Modartech -Chiara Balla_Burrnesh/Istituto Secoli-Paul Albert Magsino/Istituto Secoli – Giovanni Fotia (danieleventurelliphoto)/ IUAD – Andrea di Giulio (danieleventurelliphoto)/IUAD -Danilo Vincenzo Grabeuil (danieleventurelliphoto)]

Il futuro dei giovani creativi passa dalle scuole e dagli Istituti di moda che, attraverso la piattaforma Fashion Graduate Italia, formano le competenze da inserire nel settore moda. Un tema molto caro a tutte le Associazioni appartenenti a Confindustria Moda, come ha sottolineato in apertura di fashion Graduate Italia (che si è svolta dal 24 al 26 ottobre al Base di Milano) il presidente Ercole Botto Poala, ricordando che entro il 2026 il settore moda avrà bisogno dalle 60 alle 90.00 figure creative, dalle più tradizioni alle più attuali. E non si tratta solo di stilisti o designer, ma di tutta una serie di competenze fondamentali per la filiera. “Non dobbiamo dare ai giovani l’idea che le nostre fabbriche siano ambienti statici e vecchi – ha detto Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici – Abbiamo bisogno sia di artigiani che di ingeneri, di orlatrici e persone che si occupano di social media. La nostra Associazione ha in programma dei corsi con la scuola Arsutoria School di Milano, che è presente anche a questa edizione di Fashion Graduate Italia”. Non per niente il tema dell’edizione appena trascorsa era “Do you remenber the future?”, un monito ad affrontare il domani in modo conscio e nuovo.

Giovanna Ceolini (Photo by Daniele Venturelli)

Anche la sostenibilità è un tema importante nella formazione. “Sono in arrivo le regole sull’eco-design – ha ricordato Botto Poala – e quindi gli stilisti dovranno ideare prodotti in modo nuovo, per essere riciclabili”. Fashion Graduate Italia è l’hub della formazione a 360 gradi. I numeri sono forniti dal presidente Matteo Secoli: “Alla piattaforma aderiscono 20 scuole, per un totale di 30.00 studenti, 44 campus in Italia e 7.000 docenti. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare i talenti che studiano nelle varie scuole, fare orientamento in modo intelligente e fare sinergia con le aziende. Sul nostro portale ci sono 140 portfolio degli studenti che le aziende possono consultare; inoltre in questi giorni dell’evento fisico sia le aziende che i recruiter possono assistere alle sfilate e visitare gli stand delle scuole”.  A questa edizione erano presenti 16 scuole italiane e 10 internazionali, fra cui quelle di San Paolo, di Toronto, di Daegu (Corea) e Osaka. E’ stato riproposto infatti il progetto Talent To Talent che grazie alla sinergia con il Comune di Milano, nel quadro del programma di collaborazioni City to City, porta in Italia i talenti delle più importanti città di tutto il mondo gemellate con Milano.

E per orientare i giovani è stata creata la Guida alle Professioni Creative 2024, realizzata da Campus con lo scopo di fornire agli studenti uno strumento aggiornato ed esaustivo per scoprire le opportunità di studio e lavoro nell’ambito moda e creatività, un ambizioso progetto sviluppato con il contributo di Piattaforma Sistema Formativo Moda (ETS). “Viviamo nel tempo dell’Intelligenza Artificiale – ha detto l’amministratore delegato di Campus, Domenico Ioppoloma abbiamo pensato di occuparci dell’intelligenza artigianale presentando nel libro 150 accademie italiane e 70 professioni in crescita nella moda e in altre arti espressive come cinema, grafica, teatro, danza, pittura, restauro, scenografia e design.  Settori distintivi del Made in Italy, sempre più legati alla tecnologia, di cui Campus illustra nel volume le opportunità formative e professionali.”

Le calzature a Fashion Graduate

L’unica scuola specializzata, presente allo stand con i progetti degli studenti, era Arsutoria School di Milano, che ha esposto le calzature degli allievi che hanno frequentato il percorso del Diploma 1 Year che comprende modelleria, disegno a mano e illustrator, 3d design, corso di Collezioni e 8 settimane di corso prototipi in cui realizzano fisicamente il loro progetto.

Fra le scuole di moda che sono salite in passerella, l’Accademia IUAD con sedi a Napoli e Milano organizza un corso in Design dell’Accessorio che conferisce diploma accademico di II livello riconosciuto dal MIUR; il biennio mira alla formazione di un’alta figura professionale in grado di gestire la progettazione e lo sviluppo di collezioni di accessori (pelletteria e calzature), sia dal punto di vista stilistico che tecnico e produttivo. Gli studenti del corso hanno vinto per il terzo anno consecutivo, il concorso “Intreccincantiere” organizzato dall’azienda Manifattura di Domodossola con premi nelle categorie calzature e pelletteria.

La vincitrice Alessia  De Mattia nella categoria calzature del premio “Intreccincantiere 2023”