Un'azienda nata dal sogno e dall'amore per le scarpe del fondatore, instancabile e curioso viaggiatore

La nascita

La storia di Sandro Vicari, diversamente da molte tra quelle che raccontiamo in questa nostra rubrica Heritage, non nasce da una cultura calzaturiera già ben presente nella tradizione di famiglia del fondatore.
Vicari, infatti, è arrivato al mondo della scarpa per curiosità e opportunità e non come naturale evoluzione della propria “linea di sangue”.

Classe 1939, dopo la guerra entrò come dipendente in una piccola impresa artigianale della Riviera del Brenta, uno dei più celebri e importanti distretti calzaturieri a livello mondiale. Era la metà degli anni ’50, e grazie a un dinamismo fuori dal comune e tanta forza di volontà Vicari riuscì a conquistare ruoli sempre più importanti all’interno dell’azienda, fino a diventarne responsabile commerciale nel 1960.

Dotato di una grande creatività e spirito di iniziativa e di osservazione, fu tra quei pochi pionieri che capirono le potenzialità della calzatura italiana all’estero, riuscendo a ottenere grandi risultati per diverse aziende del territorio.
Svelto nell’imparare le lingue, Vicari riuscì a farsi conoscere a livello internazionale, e durante i suoi tanti viaggi studiò il prodotto-scarpa e le tendenze della calzatura prima in Europa e poi in Oriente e in America.

Quando negli anni ’80 decise di lanciarsi in prima persona anche nel mondo della produzione, diede vita al marchio che porta il suo nome, ottenendo presto grandi risultati grazie alle sue curatissime calzature femminili, realizzate a Fiesso d’Artico, in provincia di Venezia, nel cuore del distretto calzaturiero.

La crescita

Orientato fin dal principio verso i mercati internazionali — inizialmente soprattutto il Nord Europa — il calzaturificio ha vissuto una fase di intensa crescita grazie al marchio Sandro Vicari.
Con i grandi mutamenti internazionali e la crisi economica dei primi anni 2000, l’azienda ha cominciato ad affiancare alla produzione in proprio quella per diverse case di moda, mettendo la sua esperienza al servizio di altri marchi.
A quel periodo risale anche il passaggio generazionale, con l’ingresso nell’attività di Alessandra Vicari, figlia di Sandro, e del marito, il dott. Mario Peghin, che è attualmente amministratore delegato.

Oggi l’impresa è presente in oltre 25 paesi, sparsi “a macchia di leopardo” in tutto il mondo, conquistati grazie alla partecipazione alle fiere di settore — in Europa ma anche in Estremo Oriente e negli Stati Uniti — e alla grande qualità dei suoi prodotti.

La qualità

Quello firmato Sandro Vicari è un prodotto tradizionale e molto femminile. Fatto di linee pulite arricchite da elementi vistosi e preziosi.
La cura nel dettaglio è altissima e la produzione è 100% Made in Italy, anzi Made in Venezia. Ogni paio è infatti realizzato internamente e tutta la filiera è prevalentemente locale.
«Qualità per noi è una parola fondamentale. La stella polare. Questo significa qualità del prodotto ma anche qualità del rapporto con il cliente» spiega Alessandra Vicari.

La cliente tipo del marchio è una donna elegante e raffinata a cui piacciono le cose belle, mentre i partner che lavorano con l’azienda sono quelli alla ricerca di una realtà che sappia mettere il proprio know how a disposizione con affidabilità, puntualità, velocità e capacità di trovare soluzioni ai problemi, restando al passo coi tempi — pur in un panorama ancora prettamente artigianale — anche con le tecnologie di produzione e con il discorso, sempre più importante, della sostenibilità ambientale.
«Cerchiamo concerie certificate, pellami metal free, tracciabilità, carta riciclata nel packaging. Tutto per impattare il meno possibile sull’ambiente» racconta Alessandra Vicari.

E se le calzature sono e rimarranno il core business, nel presente e nel futuro del calzaturificio Sandro Vicari ci sono anche le borse, da abbinare o meno alle scarpe, prodotte su progetto e con materiali dell’azienda in un piccolo laboratorio satellite con il quale collaborano.

Il futuro

Se per ora la terza generazione non è ancora entrata in azienda — il figlio di Alessandra, da poco laureatosi alla Bocconi, sta facendo esperienza in un’altra società — il “bacino” per proseguire l’attività di famiglia è comunque ben nutrito visto che Sandro Vicari, il fondatore, che ancora oggi va al lavoro e intrattiene i rapporti con alcuni clienti storici, ha ben sette nipoti.

Nel frattempo l’impresa si sta rinnovando per ciò che concerne la comunicazione, curando la propria presenza sul web con il nuovo sito istituzionale e valutando la possibilità di creare anche un e-commerce. «Sono necessari investimenti importanti, soprattutto per veicolare i clienti sul sito» dice Alessandra Vicari. «Ma continuiamo a pensarci e ci auguriamo così di poter rendere la calzatura Sandro Vicari accessibile a tutti!».

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