I modelli sono decorati da pietre pregiate come la giada, l’onice, il corniolo e le perle di fiume

Per i giovani designer il punto di partenza è sempre il web, test proficuo per lanciare il proprio brand e testare l’interesse dei consumatori. Un percorso seguito anche da Marianna Mazza che, dopo gli studi di fashion design allo IED e prestigiose collaborazioni con Mario Valentino, Gucci e Balenciaga, decide di fare il grande salto da imprenditrice. Per rendere riconoscibile il marchio di calzature che porta il suo nome utilizza come segno distintivo le pietre che diventano dettagli decorativi. “La scarpa gioiello non è certo una novità, ma io ho voluto usare pietre vere come la giada, l’ onice, la corniola e le perle di acqua dolce, che diventano decorazioni da staccare dalla scarpa e sostituire con altre composizioni per cambiare il volto del prodotto”. Un concept familiare per Marianna che proviene dal mondo della gioielleria e dalla Campania dove è presente un importante polo orafo. La passione per le scarpe ha fatto il resto, spingendo la designer a produrre proprio in Campania, dove la manifattura calzaturiera ha radici altrettanto radicate nel territorio.

La scarpa gioiello non è certo una novità, ma io ho voluto usare pietre vere come la giada, l' onice, la corniola e le perle di acqua dolce, che diventano decorazioni da staccare dalla scarpa e sostituire per cambiare il volto del prodotto

La collezione si compone di modelli seasonless declinati in materiali più estivi o invernali come il denim proposto con intensità di indaco diverse a secondo della stagione. Per il prossimo inverno il montone e la lana completano ballerine, mule e sandali. Sempre però con un tocco di preziosità conferito dalle pietre, scelte ognuna per il proprio significato. Così la giada è considerata la pietra del buon auspicio, l’agata si pensa abbia la capacità di infondere coraggio e la perla di donare eterna giovinezza. Una collezione dedicata alla femminilità tutta italiana.

 

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