Il progetto ACBC fra i finalisti dei Green Carpet Fashion Awards di settembre, i premi della moda sostenibile.
E’ un progetto italiano, nato e pensato dal designer Edoardo Iannuzzi e dal manager Gio Giacobbe, e cresciuto grazie all’ingresso di nuovi investitori, sempre italiani, che hanno creduto nella start up ACBC (ovvero Advanced Commuted Basic Concept), lanciata sui social network nel 2017.
Tutto ruota intorno alla tecnologia modulare, la Zip Shoe, che stimola la creatività di chi indossa la calzatura, consentendo la sostituzione della tomaia attraverso, appunto, una zip. Dieci suole diverse possono essere combinate a oltre ottanta modelli di tomaia. La collezione per la primavera/estate 2020 comprende 60 modelli femminili e 42 maschili, tra cui i già best seller Sonica, Corsa Evo, Los Angeles e l’iconica sneaker, punto di partenza del progetto.
Sempre attento alla sostenibilità, il brand riduce al minimo l’uso della pelle, che resta solo nei due modelli più identificativi del progetto – Duilio e Sneaker -, utilizzando eco-materiali alternativi e mesh colorata, e un processo produttivo che riduce le emissioni di CO2. Per questo motivo il progetto ha ricevuto la nomination alle finali dei Green Carpet Fashion Awards di settembre, il premio per la moda sostenibile, promosso da Camera Moda Italiana in collaborazione con Eco-Age di Livia Firth. Anche il prezzo è sostenibile: le suole costano fra 50 e 100 euro, le Skin , cioè le tomaie, fra 45 e100 euro.
Leggerezza, impermeabilità, altissima stress resistance (è testata su 160 mila piegamenti, quando la media di test è 60 mila) e, ovviamente, modularità, sono dunque le caratteristiche di questo progetto nato e pensato in Italia, anche se la produzione avviene all’estero.
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