La performance live di Cuoio di Toscana in occasione degli eventi Alta Moda di Dolce&Gabbana
[Le calzature e la borsa alla sfilata di Dolce&Gabbana, nate dalla collaborazione con Cuoio di Toscana @credits Dolce&Gabbana]
Cosa se non la lavorazione del cuoio, accompagnata dal suo inconfondibile profumo, è sinonimo di artigianalità, di manualità e saper fare? Una dimostrazione è venuta dal Consorzio Cuoio di Toscana che il 2 settembre ha allestito in Piazza Santa Maria Novella a Firenze un tavolo da lavoro dove un artigiano ha mostrato le fasi della costruzione di una calzatura, partendo proprio dal cuoio, materia prima sostenibile, green e naturale, nel rispetto dell’economia circolare. Una performance che si inseriva perfettamente nel contesto degli eventi organizzati a Firenze da Dolce&Gabbana che hanno coinvolto nelle due sfilate di Alta Moda e Alta Sartoria 38 artigiani del territorio, simbolo del nuovo rinascimento della moda, colpita dalla pandemia.
Cuoio di Toscana, partner delle più importanti griffe internazionali, è stato scelto per le sue qualità di eccellenza per la realizzazione di un capospalla e di due accessori della collezione maschile, che ha sfilato nella Sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio.
Cosa c’è dietro a un prodotto così complesso come la calzatura è stato svelato nella performance dell’artigiano in Piazza Santa Maria Novella, il quale ha evidenziato i pregi della materia prima, della sua lavorazione a concia lenta al vegetale e delle metodologie di rifinizione, per arrivare al vero e proprio making of di un modello da uomo e da donna attraverso la dimostrazione visiva dei vari passaggi.



