La suola verde, sostenibile e tracciabile, conquista ACT N. 1 e Cormio

[In cover: Cuoio di Toscana Prize -Green Sole – Act N.1 SS23]

Diffondere la cultura del cuoio, un materiale intrinsecamente sostenibile, è la mission del Consorzio toscano che si è schierato al fianco della nuova generazione di stilisti, supportando durante la fashion week milanese i brand ACT N. 1 e Cormio, fornendo loro gratuitamente la materia prima e sostenendo la produzione degli accessori. La suola verde, manifesto dei valori del Consorzio Cuoio di Toscana, è stata dunque la protagonista delle calzature delle due collezioni. Antonio Quirici, presidente del Consorzio spiega gli obiettivi di questa iniziativa.

E’ Importante sensibilizzare i giovani, dagli stilisti ai consumatori, sulle caratteristiche del cuoio rispetto al altri materiali?

Cerchiamo di spiegare al mercato le caratteristiche insite nel nostro DNA e quindi che la pelle è il recupero di uno scarto alimentare, che viene conciata con tannini che si ottengono dalle piante, a loro volta ripiantumate ogni anno in numero maggiore rispetto all’abbattimento e che il nostro cuoio toscano viene venduto ai produttori di calzature dei vari distretti italiani e all’estro, in Europa e Asia compresi. Quindi le suole sono sostenibili e tracciabili, fornendo così un valore aggiunto alla calzatura. Il nostro segno distintivo è diventata la suola di color verde, che sta proprio a indicare il materiale green.

Quindi avete creato il Cuoio di Toscana Prize per supportare i giovani stilisti.

Si. E’ la prima edizione con l’intento di incentivare i giovani talenti ad usare la suola verde in cuoio nella creazione delle loro calzature. Una scelta alla base di un concept più ampio che implica anche un’attitudine del brand verso un total look all’insegna dei valori green. Per questo una giuria composta da esperti ha scelto questi due nomi. Si tratta di un primo step di Cuoio di Toscana che proseguirà anche nelle fashion week successive a fianco di stilisti emergenti.

La suola verde dunque per qualsiasi tipo di calzatura, da quella maschile ai sandali a tacco alto. Una sfida alla sneaker?

Per l’utilizzo di certi materiali, nelle sneaker si forma una flora batterica nociva al piede, mentre il cuoio è di per sé antibatterico e più salutare.

Il Consorzio è leader con una quota pari al 90% nel mercato italiano ed europeo e il cuoio è utilizzato dai top player del lusso. Adesso tocca ai giovani, che sono bombardati dai nuovi materiali.

Tutti i migliori marchi internazionali usano il cuoio per le suole e sono già fidelizzati. Ci interessa ora arrivare anche ai giovani che si rivolgono a un pubblico diverso, ma sempre più attento all’ambiente e alla sostenibilità. Mentre si fa un gran parlare di questi argomenti, il cuoio nasce già sostenibile e i giovani cominciano a capirlo. Lo dimostra il fatto che questi due brand selezionati siano stati disponibili e contenti di usare il nostro cuoio nelle loro collezioni.

Flavia Colli Franzone