Quando a fare la differenza ma non è soltanto la qualità ma soprattutto la passione
LE ORIGINI
Montegranaro, un paese di poco più di 10.000 abitanti sulle colline marchigiane a pochi chilometri dall’Adriatico e da Fermo, capoluogo di provincia, è in tutto il mondo sinonimo di scarpe da uomo di altissima qualità.
Le prime botteghe di ciabattini, in zona, risalgono addirittura al ‘300, anche se è solo nella seconda metà del ‘900 che la vocazione prettamente artigianale della zona ha dato vita al distretto industriale conosciuto a livello internazionale.
La storia di Lidfort è cominciata lì, tra quei colli, nel ’45, e da allora è sempre rimasta — per scelta — una realtà di piccole dimensioni.
Il fondatore, Lido Fortuna (di cui Lidfort è l’acronimo), è il figlio di un ciabattino e dopo aver imparato il mestiere da suo padre, studiato alla Scuola d’Avviamento — come si chiamava all’epoca — ed essere andato a bottega da altri artigiani locali, nell’immediato dopoguerra comincia a progettare e realizzare calzature nel garage di casa sua.
«Ha iniziato col mocassino», racconta Vincenzo Fortuna, figlio di Lido, che assieme al fratello Onelio oggi porta avanti l’azienda di famiglia.
LA CRESCITA
Le sue prime creazioni Lido Fortuna le vende in zona ma pian piano, dal mercato prettamente locale, Lidfort si fa conoscere anche al di fuori del fermano. Dal garage si passa a un laboratorio e, vista l’impossibilità di star dietro a tutte le richieste, Fortuna assume dei collaboratori, tanto che buona parte dei futuri artigiani e industriali della calzatura di Montegranaro passa per la bottega a imparare il mestiere.
«Ancora oggi», ricorda Vincenzo, «incontro gente che mi dice di aver lavorato con mio padre».
Lido abita sopra al laboratorio e i suoi figli Vincenzo e Onelio crescono praticamente dentro all’azienda, dove si lavora sempre, la sera dopocena, il sabato e, anche se per mezza giornata, persino la domenica.

«Siamo nati dentro alle ceste delle scarpe», dice Vincenzo ridendo, ricordando che da bambino, in un tema delle elementari in cui la maestra chiedeva il classico “cosa vuoi fare da grande?”, lui rispose: «il modellista di scarpe»
Quando negli anni ’70 i due fratelli prendono in mano le redini di Lidfort decidono di rimodernare il marchio, aggiornando le linee, acquisendo nuovi macchinari, scegliendo però di rimanere un’impresa artigianale, senza fare “il salto”, come molti altri della zona, e trasformarsi in industria.
«Siamo artigiani innanzitutto di testa», spiega Vincenzo, che però con una certa nostalgia rammenta gli anni ’80 del “boom”, quando «a Montegranaro c’erano più Ferrari che a Milano».

LA QUALITÀ
I materiali sono di altissima qualità, così come le tecniche artigianali utilizzate permettono di realizzare calzature comode, uniche, curate fino all’ultimo dettaglio, dalla costruzione della tomaia alla cucitura del cuoio fino alla tintura, per la quale vengono utilizzate tinte sviluppate in azienda e applicate a mano sulle pelli semi-finite seguendo la tecnica della tamponatura.
Ma se devono individuare un elemento che rendono speciali le scarpe Lidfort, i fratelli Fortuna tirano fuori un parola, “passione”, che è poi la bussola che in tutti questi anni ha dato la rotta all’azienda. È quella, dicono, a fare la differenza. «Fin quando non vediamo che un pezzo è come dev’essere, non lo mettiamo in scatola».
IL FUTURO
Attualmente Lidfort è una piccola realtà fatta da sole sette persone, i due titolari e cinque dipendenti. Il papà, Lido, è mancato nel 2002.
La produzione è fatta di piccole tirature e la distribuzione è “a macchia di leopardo”, come la chiama Vincenzo, ma con una presenza in alcuni dei migliori negozi di lusso del mondo, da New York a Dubai, oltre ovviamente all’Italia.
A parte la distribuzione, seguita da uno showroom di Milano, Vincenzo e Onelio seguono ogni aspetto, dalla produzione alla comunicazione.
«Quella in cui ci troviamo tutti non si può più chiamare “crisi”», spiega Vincenzo, aggiungendo: «questo ormai è un sistema, a cui ognuno di noi deve far fronte coi propri mezzi e le proprie capacità. Bisogna combattere giorno per giorno».
Tra le ultime novità c’è Grano, un nuovo brand — lo si potrebbe definire come un “side project” — che prende il nome proprio dalla cittadina di Montegranaro, che storicamente era uno dei depositi di grano che gli antichi Romani utilizzavano per approvvigionare le legioni.
Le tecniche di produzione dei prodotti Grano sono le stesse di Lidfort ma le collezioni sono in edizione molto più limitata e costituite essenzialmente di un solo modello, che una stagione può essere un mocassino in coccodrillo, quella seguente uno stivale in cavallo, e così via.
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