Dalle pantofole friulane a una delle aziende leader della calzatura casual
GLI INIZI
La storia di quella che oggi è una delle più importanti aziende del distretto calzaturiero veneto, Frau, in realtà comincia in Friuli e — prima di arrivare a San Giovanni Ilarione e Montecchia di Crosara, in provincia di Verona, dove ora sorgono i due stabilimenti — passa anche per Torino.
Renzo d’Arcano, il fondatore, era appena un ragazzino quando dal Friuli la sua famiglia si trasferì all’ombra della Mole. Il padre di Renzo, Rodolfo, era un grossista, vendeva scarpe, ed era specializzato in un modello in particolare, una pantofola tipicamente friulana di panno e gomma. Riuscendo a fatica a restare al passo con gli ordini, propose al figlio di iniziare lui a produrle. All’epoca Renzo era poco più che adolescente e aveva appena cominciato a studiare giurisprudenza, ma si mise a imparare il mestiere e nel ’52 aprì il suo primo laboratorio, che in poco tempo crebbe fino a diventare una piccola fabbrica, che dalle pantofole allargò poi la produzione anche alle scarpe da uomo.

LA CRESCITA
Il trasferimento in Veneto avvenne negli anni ’60, quando il calzaturificio Frau faticava a crescere come avrebbe voluto perché i dipendenti che venivano assunti — tanti, era l’Italia del boom economico e a Torino ogni giorno arrivavano treni dal sud carichi di gente che cercava lavoro — rimanevano troppo poco: volevano andare tutti alla Fiat.
Su consiglio di un operaio di San Giovanni Ilarione, d’Arcano scelse quindi di spostare l’attività nella val d’Alpone, vicino Verona, che in quegli anni era una zona in grandissima crisi occupazionale.
A San Giovanni Ilarione d’Arcano fece costruire un nuovo stabilimento, e finalmente la crescita fu inarrestabile. A fine anni ’70 la produzione era talmente alta che ci fu bisogno di aprire un’altra fabbrica a Montecchia di Crosara, a pochi chilometri dalla sede. Il modello di punta dell’epoca era un “desert boot”.
La crescita è continuata fino a oggi, risentendo solo in parte della crisi economica. Attualmente Frau, che ha sempre mantenuto la produzione in Italia, confeziona quasi un milione di paia all’anno e conta più di 200 dipendenti (i due terzi sono donne), 1300 punti vendita e 11 flagship store.
LA QUALITÀ
Alla guida dell’azienda non c’è più il fondatore, Renzo, scomparso nel 2014. Al suo posto, nel 2011, hanno preso le redini sua figlia Gabriella D’Arcano e sua moglie Francesca Ferro, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato.
Coniugando tecnologie costantemente rinnovate con la sapienza manuale di tanti bravi artigiani, Frau non punta solo sui numeri ma anche sull’alta qualità di ogni scarpa che esce dagli stabilimenti.
Tutte le materie prime arrivano dall’Italia e ogni fase della produzione è interna all’azienda, che ha un legame fortissimo con il territorio e investe molto anche nella formazione dei giovani.
IL FUTURO
Nel 2017 Frau ha festeggiato il suo 65° compleanno creando una sneaker celebrativa che riporta le due cifre dell’anno di nascita, il ’52, sul retro del modello da uomo — in pelle bianca o nera con righe a contrasto — e di quello da donna, che presenta una pelle a effetto metallizzato e stringhe in velluto.
Nel frattempo in azienda sta arrivando anche la terza generazione dei d’Arcano, per continuare con Filippo e Chiara — figli di Gabriella — un’attività che per oltre mezzo secolo ha coinvolto in maniera profonda e appassionata tutta la famiglia.
Ma Frau sta anche preparando la strada per le nuove sfide del futuro, a cominciare dal rivoluzionare la strategia distributiva e investire di più sui mercati esteri, che fino ad oggi hanno rappresentato appena un decimo del giro d’affari.
Occasione per lanciare il nuovo corso è il debutto a MICAM, dove il calzaturificio presenta due grandi novità. La prima è una capsule collection ad alto tasso tecnologico, FRAU Infinium, nata in collaborazione con Gore e caratterizzata da una sottile membrana, la GORE-TEX® INFINIUM™ THERMIUM™, che isola il calore interno della scarpa quando si è all’esterno ed evita il surriscaldamento del piede quando si è all’interno, il tutto senza sacrificare minimamente l’estetica della calzatura.
La seconda novità è una nuova formula per l’allestimento degli spazi, sia durante le fiere che nei corner e nei totem dei negozi multimarca, puntando sul raccontare i valori, la qualità e il design Frau attraverso l’uso di forme geometriche ed essenziali, e l’uso di materiali eco-sostenibili e riciclabili.




