Diego Dolcini racconta 25 anni di estetica delle calzature fra red carpet e collaborazioni con prestigiosi brand del lusso.

di Flavia Colli Franzone

Chiamarlo libro è riduttivo. From Heart to Toe è un progetto a tutto tondo che, come indica il titolo stesso, parte dal cuore, dalla passione e dedizione per il proprio lavoro per arrivare al prodotto, a quell’oggetto del desiderio che per molte donne è la calzatura. Che Diego Dolcini celebra con questa pubblicazione, ricercata e costruita come una scarpa di lusso, e racconta poi attraverso un corto d’autore nella formula di un giallo psicologico di 20 minuti costruito come Donne, il film girato da George Cukor nel 1939 con un casting stellare di attrici che scandiscono ogni tipo di emozione con il ticchettio  ipnotico dei loro tacchi.

Un sogno diventa più forte se si esprime attraverso il movimento e non solo sulla carta – spiega Dolcini – All’inizio avevo pensato a delle animazioni, ma poi ho scelto di costruire una storia con uno sfondo “giallo” che in futuro potrebbe diventare una miniserie. Questo corto non vuole essere auto celebrativo, come del resto neppure il libro, ma esprimere il mio impegno a raccontare 25 anni di lavoro, non attraverso la mia voce ma quella di altri”. Infatti, spetta a Luciana Savignano, Lucrezia Lante della Rovere, Justine Mattera e Ilaria Genatiempo a parlare di lui. 

Il libro è costruito come una scarpa di lusso e il corto mi racconta attraverso la voce di quattro donne molto conosciute.

L’estetica di Diego Dolcini diventa tangibile anche nella costruzione del libro, composto da due volumi, dove ogni pagina diventa un’esperienza sensoriale, per raccontare un percorso di vita e di lavoro dedicato a un accessorio così complesso e affascinante come la calzatura, e far capire allo stesso tempo cosa è successo nella moda dal 1994 ad oggi.
Nei suoi primi 25 anni di lavoro, con numerose collaborazioni di prestigio, da Dior a Bruno Magli, da Gucci a Dolce&Gabbana, solo per citarne alcune, Diego Dolcini ha interpretato i mutamenti del costume, dal minimalismo al massimalismo, dalla scarpa-gioiello al fetish, all’animalier ed è stato testimone dell’ascesa della calzatura nel panorama moda

Oggi per i gruppi del lusso l’accessorio pesa più del 50% – conferma Diego – grazie anche all’evoluzione, alla creatività e all’energia che ha saputo esprimere. Prendiamo appunto la calzatura: al di là dei corsi e ricorsi di certi tacchi o forme che si ripetono, l’interpretazione calata nell’attualità è quello che fa la differenza. Alcuni concetti sono esasperati e portati all’eccesso, ad esempio certe forme quadre, altri mitigati. Non dimentichiamo che oggi i consumatori sono molto evoluti e informati attraverso i social e quindi più esperti, ma allo stesso tempo essendo giovani sono più “vergini” e assetati di novità. Certo, il rischio di auto citarsi è dietro l’angolo, ma la contemporaneità dell’interpretazione è quello che fa la differenza. Ad esempio, avevo già disegnato le sneaker con le bande quando lavoravo da Gucci, oggi Alessandro Michele le ha interpretate in un modo tutto suo”. E la sperimentazione?
“E’ 
fondamentale nella calzatura, che si esprime attraverso un mix di tecniche, materiali e forme, ma lo è stato anche per la struttura di questo progetto editoriale che si è concretizzato in tipi diversi di carta e complesse tecniche di stampa”. 

 

Due libri in uno, quindi, ciascuno di tre capitoli: il primo From Heart è firmato dalla storica dell’arte e del costume Chiara Buss con la storia in tono autobiografico dello stilista, schizzi e moodboard e i temi della sua produzione. Nel secondo volume To Toe si passa dal capitolo dei red carpet alle collaborazioni con i tanti e prestigiosi brand della moda per i quali ha lavorato.

Il libro è stampato in 500 copie, venduto su Amazon Prime e nelle 10 migliori librerie nel mondo a partire dal 16 settembre al costo di 150 euro.