Pellami anticati e allure vissuto per modelli non solo classici.

[In copertina: sfilata di Ermenegildo Zegna e scarpe Eleventy]


Chiamarle “vintage” fa pensare a qualcosa di datato e vecchio, si pensi che su Wikipedia il termine connota “le qualità e il valore di un oggetto indossato o prodotto almeno vent’anni prima”, sottolineando però l’importanza che ha progressivamente acquisito nel tempo per le doti di unicità, il legame con la cultura dell’epoca e l’influenza che ha avuto sullo stile. Oggi tutto ciò che ha l’aspetto di vissuto, usato, trattato è attuale e contemporaneo e diventa sinonimo di accessori che hanno un’anima

Poco importa se si tratta di calzature prodotte oggi e mai usate prima: anche in questo caso raccontano una storia, la passione di chi le produce e di chi le indossa per lavorazioni e costruzioni antiche e appartenenti alla tradizione del Made in Italy. Per l’uomo, infatti, pellami anticati, abrasivati, spazzolati e con effetti chiaro-scuro, sono più frequenti nei modelli classici, dalla derby alla doppia fibbia, al mocassino, ma contaminano anche calzature dal look più grintoso e sportivo, con suole importanti e spesse.

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