Ricerca e originalità accomunano i giovani designer che escono allo scoperto con il proprio marchio
[In cover: i modelli esposti allo stand collettivo degli emerging designers a MICAM]
Dopo un percorso formativo focalizzato sulla moda e successive collaborazioni con importanti brand di accessori, dodici giovani sono usciti allo scoperto e hanno presentato al Micam di settembre il proprio brand nell’area degli “Emerging Designers”. Collezioni che diventano espressione delle esperienze di vita e di lavoro di ognuno, della cultura del loro paese mixata a uno stile internazionale, ma tutte con il tratto comune della ricerca sulle forme e sui materiali e della consapevolezza di creare prodotti sempre più vicini all’ambiente.
Manuela Esposito ha esordito con Sucette, una collezione made in Italy – più precisamente a Napoli – che punta sul colore per attirare un pubblico giovane anche se i modelli sono quelli della classicità: slingback, sandali con plateau, tocchi di glitter e dettagli che ricordano il corallo.

Sucette
Shoe Shoe di Elodie Verdan si concentra sugli stivali, calzature passe-par-tout e trasversali alle stagioni, dal design minimalista e linee pulite, ma caratterizzate dalle cuciture e da tacchi e punte squadrate. Il marchio, creato nel 2019, è prodotto in Toscana utilizzando stock di pellami.

Shoe Shoe
Éhonté esprime l’anima dark del designer Sergio Silva che si ispira al Bauhaus dove la forma segue la funzione. Prodotte da artigiani brasiliani, le calzature hanno tacchi piatti e rotondi oppure a trapezio, punte estremizzate e zeppe che ricordano quelle dei modelli giapponesi.

Éhonté
Fondato in Australia, il brand Shekudo di Akudo Iheakanwa, giunta alla sua terza collezione, è prodotto a Lagos in Nigeria con pellami e tessuti locali. I sandali hanno tacchi grossi ricoperti oppure a sfera in legno.

Shekudo
ID-EIGHT, dietro al quale si cela la coppia di designer Dong Seon Lee e Giuliana Borzillo, è un brand già conosciuto sul mercato per le sue sneaker made in Italy. Le nuove proposte presentano una tomaia knitted in poliestere riciclato. L’attenzione agli sprechi sfocia in un progetto basato sullo smaltimento della calzatura a fine vita, le cui parti potranno essere disassemblate e riciclate.

ID-EIGHT
Si ispira alla pop art il marchio Selva, disegnato da Juan Giménez che ha studiato presso Arsutoria School di Milano e ha lavorato in Spagna e in Canada. La femminilità e il colore sono il fil rouge della collezione con sandali dai tacchi stiletto oppure grossi in sughero ma sostenuti dal plateau.

Selva

Selva
Ahdiid, ovvero “I did” con una h rafforzativa, è un progetto creato da Mario Pini che ruota intorno a un monoprodotto, un sandalo caratterizzato dal fondo in Vibram, dal fusbett anatomico e dalla tomaia imbottita. Dalla spugna al cavallino, dagli swarovski al tessuto bandana, il colore la fa da padrone.

Ahdiid
E’ la prima collezione di 10.2, disegnata da Scylia Chevaux che vanta però una decennale esperienza nel settore. La particolarità degli stivaletti e dei sandali è il “tacco a cuscino” fatto artigianalmente. La produzione è made in Italy e comprende anche stivali unisex che si ispirano alle scarpe di sicurezza e stringate maschili classiche.

10.2

10.2
Ha suscitato grande interessa il marchio Felipe Fiallo che prende il nome dal suo creatore (vedi articolo dedicato) con una formazione che va dall’industrial design, alle conoscenze di biologia, al digital design. Il risultato è una scarpa futuristica con la suola stampata in 3D e la tomaia che nasce da un processo di fermentazione del tè.
Salone Monet, brand della stilista omonima, è prodotto in Brasile. La collezione, fatta di décolleté, sandali, ballerine è declinata nel colore “nude” in sei tonalità diverse, ma che si adattano ai vari tipi di pelle delle donne multi etniche. Le sue calzature sono state ai piedi di Beyoncé, Keke Palmer e altre celeb.

Salone Monet
Victoria André disegna Vandrelaar, una linea donna prodotta in Portogallo e dallo spirito seasonless e trendless. Si tratta di sandali e ciabattine con tomaia in lino, suede o denim dagli effetti tridimensionali. I materiali sono biobased e riciclati.

Vandrelaar
Sophie Benel Paris, disegnato da Sophie Pantet, ha esordito con la pe 2023. Brand dall’allure parigino, ma prodotto nelle Marche, vuole essere una sintesi fra un mood senza tempo e un prodotto contemporaneo, come le mule e le décolleté con tacco stiletto o kitten heel e tomaia con dettagli in vinile.

Sophie Benel Paris
Gallery articolo_Photocredits Gabriele Zanon