Dal boom economico del secolo scorso alla sfida della terza generazione con il marchio Revolver Requeen Venexia
[In cover: un modello della collezione Revolver Requeen Venexia]
LA NASCITA
Erano gli anni del dopoguerra, per la precisione il 1947, quando diciotto giovani intraprendenti e con la passione per le calzature fondarono una cooperativa a Stra, nel cruore della Riviera del Brenta. Fra questi c’erano anche Rino e Giuseppe Baldan e il cugino Giorgio. La tentazione di mettersi in proprio arrivò già l’anno dopo e nel 1948 aprono un laboratorio di scarpe nell’abitazione di famiglia. Non c’è voluto molto perché il laboratorio si trasformasse in calzaturificio su un’area di 400 metri quadri e la presenza delle prime macchine: una cucitrice blake, una fresa, un banco smeriglio e uno per il finissaggio. L’entusiasmo e la grinta fecero il resto e da 50/60 paia al giorno l’azienda è passata a 140/160 paia realizzate da una decina di operai in fabbrica e altrettanti a domicilio. Le scarpe costavano 200 lire al paio, ma andavano consegnate, così Rino Baldan, munito di bicicletta, iniziò la consegna porta a porta, spingendosi anche a Bassano, Treviso e Trieste.

Rino Baldan nella sua azienda, fine anni '50

Stabilimento Baldan, reparti orlatura e fondo, 1958
LA CRESCITA
Gli anni del boom economico premiarono la laboriosità e il saper fare degli imprenditori. Da Stra il business si è allargato al Triveneto e al Trentino Alto Adige, ma ci volevano altri mezzi di trasporto: dalla bicicletta alla vespa e poi, nel 1952, la Fiat 500 Giardinetta che avrebbe portato Rino in Germania assieme all’amico Rolando Melato (poi presidente dell’Abrib). Sono gli anni anche delle prime fiere di settore, da Dusseldorf a quella di Stra a Villa Pisani. Il calzaturificio vero e proprio nacque nel 1957 a Fiesso d’Artico. La produzione si svolgeva tutta all’interno dell’azienda con una trentina di persone che producevano 300 paia al giorno, per arrivare a crescere fino a 1000/1200 paia con 120 dipendenti. Con l’affermazione del marchio, nel 1961 si fece strada l’esigenza di aprire i primi negozi a Merano Bolzano e Malcesine per arrivare negli anni Settanta a 10 punti vendita con l’insegna Alta Moda Baldan.
Negozio ALTA MODA BALDAN negli anni ’60
Era ormai pronto il cambio generazionale e nel 1988 il testimone è passato ai figli di Rino e Giuseppe Baldan, Andrea e Massimo, che iniziarono a rinnovare il calzaturificio introducendo la manovia automatizzata. Ad affiancare la linea di scarpe sono arrivate anche le borse. Oggi l’azienda produce circa 100.000 paia all’anno con 70 dipendenti.
LA QUALITA’
Il salto da artigiani ad azienda e il cambio generazionale non ha distolto gli imprenditori dai valori inziali che hanno portato al successo il brand: i concetti di familiarità e fidelizzazione dei dipendenti, la qualità e la costruzione del prodotto. Un team specializzato custodisce le tecniche che appartengono alla tradizione e le concilia con le nuove tecnologie.
La qualità del prodotto va di pari passo con gli standard qualitativi dell’azienda, concentrati sulla normativa in materia di sicurezza del lavoro, e ora proiettati verso una produzione sostenibile, a partire dall’uso di energia da fonti rinnovabili, che nel 2020 ha comportato un risparmio di 91,57 tonnellate di anidride carbonica. Ma già dal 2014 il calzaturificio Baldan è provvisto di un impianto osmotico (acqua distillata) e questo permette di ridurre l’uso di materie plastiche, con un risparmio di 150 kg all’anno.
In futuro c’è l’intenzione di dotare l’impianto di illuminazione esterno perimetrale di luci a LED.




IL FUTURO
Il presente e, in prospettiva, gli sviluppi futuri coincidono con l’ingresso della terza generazione, Beatrice Baldan che, assecondata da Massimo e Andrea, lancia il progetto Revolver Requeen Venexia. Il brand, disegnato dallo stilista Fabio Panzeri, si concentra sulle calzature di lusso dall’identità forte e coraggiosa che vanno dal 34 al 44, ispirate al mondo della musica e della letteratura per poi intrecciarsi con l’universo dell’eleganza e della seduzione. Inevitabile la creazione di un e-commerce dove è possibile acquistare tutti i prodotti Revolver e di una virtual showroom dedicata alla clientela B2B.
Massimo, Andrea e Beatrice Baldan
“Sicuramente Revolver Requeen Venexia rappresenta l’anima digitale dell’azienda, ma non bisogna tralasciare l’aspetto vis-à-vis per un prodotto come il nostro. Il lavoro sulla dimensione digitale e su quella fisica deve procedere di pari passo” – dichiara Baldan –. Solo integrando questi aspetti possiamo mantenere un rapporto esclusivo con agenti, buyer e distributori in ogni angolo del mondo, riuscendo a portare una realtà emergente come la nostra ad arrivare con forza sui mercati internazionali”. Fiore all’occhiello è la showroom in Via Montenapoleone a Milano, uno spazio concepito come labirinto esperienziale dove le collezioni sono esposte tra suggestioni d’epoca, velluti, armadi a specchio e boiserie.“ Il coinvolgimento dei sensi – spiega la brand manager – è la chiave per presentare un prodotto prezioso ed esclusivo, realizzato con cura artigianale”. Ogni modello di scarpe, infatti, prende il nome dalle stanze di un immaginario hotel e le Rooms appartengono a diversi Floors, corrispondenti a collezioni caratterizzate da mood diversi. Creatività e made in Italy diventano un connubio perfetto!

Revolver Requeen Venexia

Showroom a Milano

Showroom a Milano

Showroom a Milano
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