Si possono acquistare online o nei temporary shop capi e accessori nati dal riciclo creativo

E’ il primo marketplace di moda upcycled, fondato un anno e mezzo fa per rispondere alle esigenze di un abbigliamento sempre più attento agli sprechi. Infatti, l’upcycle è la forma più avanzata del riciclo perchè utilizza scarti di pellami e tessuti e giacenze di magazzino per dare loro nuova vita e trasformarli in capi e accessori dall’elevato contenuto creativo. La start-up mette in contatto le aziende che hanno questi materiali in eccedenza e i designer e gli artigiani che li utilizzano per costruire nuovi prodotti. Sulla piattaforma si trovano poi in vendita le creazioni dei designer che hanno fatto dell’upcycling il loro segno distintivo per offrire capi unici e sostenibili. “La moda produce oggi circa 80 miliardi capi l’anno – dice Diletta Pollice, fondatrice e Ceo di Appcyclede ogni secondo l’equivalente del contenuto di un camion pieno di rifiuti tessili viene gettato nelle discariche o incenerito. Quindi ho pensato di creare questa piattaforma per semplificare il riciclo creativo e investire su designer che riutilizzano tessuti e materiali che finirebbe nelle discariche inquinando. Oltre che online, organizziamo la vendita dei capi anche attraverso temporary shop. Ne abbiamo già aperti quattro a Milano. Per quanto riguarda le calzature e i pantaloni, mostriamo un prototipo che poi viene confezionato made-to order. Abbiamo proposto anche scarpe fatte con scarti delle uniformi Europcar”.

Appcycled era una delle quattro start-up  ospitate al Micam nell’area denominata appunto Italian Start Up, dedicata ai nuovi progetti per la calzatura e realizzata in collaborazione con Startupbootcamp e con il supporto di ICE e MAECI.

Vaer Upcycled sneaker realizzata con uniformi e tovaglie Europcar scartate